Le Cattedrali Gotiche sono state, parafrasando, un piccolo passo dell'uomo ed un grande passo per l'umanita'. Abbiamo qui un salto qualitativo di queste architetture di luce, anzi prototipi alla vera architettura di luce del Cristo nel cuore Immacolato dell'Uomo.
Dal buio profondo delle chiese romaniche e delle chiese ortodosse, ove il mantra risuona ipnotico senza coscienza, alle luminosita' seppur contenute ed interpretate delle Cattedrali Gotiche con le loro vetrate a mosaico, proiezione di un messaggio sempre piu' traente, fino al tempio del Cristo senza limiti ne barriere in cui la luce stessa ne e' costruzione e struttura.

sabato 15 settembre 2012

Il Gotico Sacro

IL GOTICO SACRO
Non si puo' parlare del gotico senza citare l'abate di Sant-Denis, Suger, che insieme a Bernardo di Chiaravalle ha dettato le regole prime per la costruzione delle cattedrali da un punto di vista teologico con l'intento di ricostruire in terra la Gerusalemme celeste.
Vengono adottate le proporzioni dettate dai rapporti musicali e dagli accordi, creando una nuova geometria.
Nel primo libro del suo trattato De musica, S. Agostino definisce quella musicale come la scienza del ben modulare. La vera comprensione della musica, che conosce le leggi ad essa costituite, e' cio' che Agostino chiama la scienza della musica, per passare poi ad identificare la matematica come la natura di questa scienza ed in particolare il rapporto tra le misure in maniera che questa relazione possa essere espressa in semplici termini matematici.
Al primo posto vi e' il rapporto di uguaglianza 1:1, seguono nell'ordine i rapporti 1:2, 2:3, 3:4 - gli intervalli dei rapporti perfetti, l'ottava, la quinta e la quarta.
Agostino si riferisce al misticismo pitagorico e al passo biblico "tu hai ordinato tutte le cose secondo misura, numero e peso".
La filosofia si sposta dal valore delle immagini al valore assoluto delle relazioni matematiche.
Ecco che per lui musica e architettura acquistano pari dignita' in quanto l'architettura rispecchia l'eterna armonia, cosi' come la musica la rieccheggia.
Vediamo qui il solco tra l'oriente con il concetto di icona, in cui l'ideale di estrema bellezza continua ad essere incentrato sulla figura umana mentre in occidente, sotto l'influenza di Agostino, la bellezza fu concepita in termini musicali.
Dal momento che si pensa che l'icona partecipi della realta' sacra che rappresenta, cosi', secondo l'estetica agostiniana, le consonanze musicali in proporzioni visive create dall'uomo partecipano dell'armonia sacra che le trascende.
La chiesa viene poi inondata di luce seguendo gli insegnamenti di Dionigi lo pseudo-aeropagita.
Questo filosofo mescola il pensiero neoplatonico con la splendida teologia della luce del Vangelo di S. Giovanni, dove il Logos Divino e' concepito come la vera luce che splende nell'oscurita', da cui sono create tutte le cose e che illumina ogni uomo che viene al mondo.
Da questo concetto metafisico della luce l'Aeropagita derivo' la sua epistemologia secondo cui la creazione e' l'autorivelazione di Dio. Tutte le creature sono "luci" che con la loro esistenza testimoniano la luce divina e in tal modo mettono in grado l'Intelletto umano di percepirla.
Questa e' davvero una visione molto singolare del mondo in cui tutte le cose create sono "teofanie", ossia manifestazioni di Dio.

Se uniamo a questo il neoplatonismo portato avanti dalla scuola di Fulberto di Chartres, gli ammonimenti di Bernardo, che ritenenva di dover morigerare le chiese abbaziali cluniacensi contestando che al loro interno vi fosse qualsiasi forma di rappresentazione sia essa pittorica che statuaria e la visione di Suger, ecco che abbiamo gli ingredienti adatti per veder sorgere la cattedrale gotica nella piena comprensione che l'aggettivo gotico non si riferisca ad un movimento architettonico, ma ad una visione mistica dell'edificio alla realizzazione del quale gli elementi architettonici si asservono e si piegano per rispettarne le regole filosofiche e morali.

Citando Suger, egli descrive i canoni della sua costruzione nel "Libretto" che inizia cosi': "l'ammirevole potenza della ragione, unica e suprema, compensa, attraverso una giusta disposizione, la disparita' esistente tra cose umane e divine; e' cio' che per infima origine e contraddittoria natura sembra in intimo dissidio, viene composto dall'unico dilettevole accordo di una superiore ben equilibrata armonia".

Un ponte tra il concetto dell'Aeropagita e Suger ci viene gettato dalla Mystagonia di Massimo il confessore (+662).
Secondo Massimo il santuario cristiano e' prima di tutto immagine di Dio, che con la sua infinita potenza crea ogni cosa abbracciando insieme e collegando il mondo fisico con quello intelleggibile, in conseguenza l'edificio della Chiesa e' anche una immagine del cosmo.

Suger poi continua nel suo Libretto: la grande impresa che egli sta per intraprendere richiede un'intima disposizione, uno stato di grazia, da parte del costruttore. La visione mistica dell'armonia puo' diventare un modello per l'artista solo se essa si e' impossessata della sua anima ed e' divenuta il principio ordinatore di tutte le sue facolta' e aspirazioni.
Il costruttore e' quindi come prima cosa un mistico e la sua opera una rappresentazione ispirata del divino.
L'opera di edificazione trova poi il suo compimento nella consacrazione del santuario.
La musica e' cio' che fornisce unita' all'intera opera.... la pace ultima in Dio viene presagita attraverso l'esperienza di una sinfonia cosmica.... in similitudine la sinfonia del canto liturgico realizza la stessa idea..
Sono pensieri espressi da S. Ambrogio e nell' XI secolo da Fulberto di Chartres, che tutta la creazione sia una lode sinfonica al Creatore....
Suger a cio' aggiunge che la musica abbia il suo equivalente visivo nella pianta del suo santuario.