IL
RUOLO DIDATTICO DELLA VETRATA GOTICA
La
vetrata è di solito portatrice di un messaggio. Ha un ruolo educativo, è lo
specchio storico, morale e teologico del suo tempo. Nel Medioevo ha insegnava,
era il "catechismo dei poveri", come disse Paul Claudel.
Non
aveva il solo scopo di illustrare la Bibbia, ma doveva dare un senso simbolico,
profondamente cristiano. La vetrata gotica ha espresso il pensiero dei dottori
della Chiesa, ai cui occhi i commenti della Bibbia erano preziosi come la
Bibbia stessa. L'iconografia di questo periodo è essenzialmente religiosa. Il
più delle volte sono rappresentate figure e scene della vita di Cristo, della
Vergine, dei santi, degliapostoli e dei profeti o testi evangelici illustrati.
Nel
Medio Evo la Bibbia può essere interpretata in quattro modi diversi: lo storico
indicando i fatti, il significato simbolico mostrando nel Vecchio testamento un
annuncio del Nuovo, facendo emergere la verità metaforica morale dei fatti
biblici e in senso anagogico annunciando
i misteri e la vita eterna.
Le
finestre erano per lo più dedicate alla concordanza dei due Testamenti. I
soggetti principali erano sempre disposti simbolicamente allo stesso modo: il
fatto del Nuovo Testamento,mostrato nel pannello centrale è stato annunciato da
scene mistiche del Vecchio Testamento nei pannelli adiacenti. Per motivi di
leggibilità le finestre inferiori sono state riempite con vetrate piane, divise
in pannelli. Ogni vetratao una serie di vetrate trattano di un determinato
argomento.
Le
finestre delle cappelle in linea di principio rappresentano le vite dei santi,
a cui sono consacrate, o dei quali contengono le reliquie. La cappella assiale
dedicata alla Vergine accoglie soggetti mariani. Le finestre possono anche
trattare fatti religiosi o storici relativi alla costruzione dell'edificio
stesso.
Il
piano superiore era riservato a enormi figure di profeti e apostoli e martiri a
nord e a sud. La finestra assiale era riservata al Cristo. Nei rosoni venivano
solitamente rappresentati grandi disegni di gloria cosmica, tra cui
glorificazione della Vergine e del Cristo.
In
tutta la storia della vetrata gotica i donatori sono stati anch'essi
rappresentati, spesso nell'esercizio della loro professione o in atto di
devozione al Cristo e alla Vergine.
VETRATA
E ARCHITETTURA
La
finestra è un'arte monumentale. E' strettamente legata all'architettura, anche
se nel periodo gotico possiamo dire che che e' l'architettura che si adatta
alle esigenze dalla vetrata gotica. Chiude le finestre dell'edificio e allo
stesso tempo fornisce illuminazione. Nel dodicesimo secolo la vetrata romanica, destinata
a finestre di piccole dimensioni, che illuminavano l'interno buio delle chiese,
è stata molto chiara per permettere il passaggio massimo della luce. La
struttura è generalmente composta da pannelli rotondi o quadrati non superiori ad
un metro quadrato. Il telaio è molto semplice con barre verticali e
orizzontali.
All'inizio
del XIII secolo fino al 1240, le superfici sono in crescita ma rimangono ad
arco semplice. Le barre vengono realizzate per individuare ed evidenziare il
disegno. E' solo a partire dal 1240 e per tutto il XIV secolo che la vetrata
gotica prendera' i suoi connotati definitivi.
Con
l'evoluzione dell'architettura le finestre diventano vere e proprie pareti
divisorie in vetro divise da una serie di bifore permettendo la raffigurazione
di vasti cicli iconografici del pensiero cristiano.
Per
colmare queste aperture grandi dell'architettura rayonnant si utilizzano due
soluzioni:
- Allungamento verticale: i personaggi si
allungano e si sovrappongono in ogni lancetta
e l'uso della vela;
-
Allungamento orizzontale: una successione di personaggi e la composizione di
scene indipendentemente dalle bifore, una tendenza che continuerà nel XV
secolo. La rete delle barre di sostegno diviene di grande importanza nella
costruzione della vetrata gotica.
Nel
XVI secolo, sotto l'influenza dell'architettura del Rinascimento e con
l'invenzione della prospettiva, le finestre diventano veri e propri quadri con
prospettive e architetture di illusione e sogno con motivi decorativi del
Rinascimento italiano.
Dalla
contro-riforma nei secoli XVII e XVIII, il mistico impulso del Medio Evo è
sostituito dalla ragione, dalla luminosita' e
la finestra gotica scompare. Gli edifici barocchi, intagliati e molto
colorati hanno finestre singole senza montanti chiuse con vetro bianco
piombato, tenuto soltanto da barre di sostegno.
Il
Secolo X1X e l'inizio del XX vedono un
rinnovamento formale del vetro colorato. È dal 1950 che l'uso del cemento
armato permetterà lo sviluppo di una nuova tecnica per chiudere le finestre: la
lastra di vetro
LA
BELLEZZA DELLA VETRATA GOTICA
La
bellezza del vetro colorato è soggetta a leggi e a norme ottiche molto
particolari. La differenza tra la finestra e la pittura è di due tipi: i colori
della vetrata sono giustapposti e non mescolati e la vetrata, composta di vetro
monostrato, ottiene i suoi effetti con la traslucenza, a differenza della
pittura, la finestra è illuminata dalla rifrazione e non dalla riflessione. Le
tonalita', in una vetrata, hanno un valore relativo rispetto alle tonalita'
vicine. Questa relatività delle tonalita' è funzione di tre fattori:
trasmissione della luce, l'influenza del colore e l'intensità della luce
esterna.
LA
TRASMISSIONE DELLA LUCE: per i colori chiari, è dal 53 all'85% e dal 5 al 10%
per i colori scuri, da cui il fenomeno di allagamento dei colori scuri da parte
dei colori chiari.
L'IRRAGGIAMENTO
DELLA LUCE: E 'diverso a seconda del colore dei vetri di, il blu è il colore
più intenso, il più radioso, questo è un colore attivo, mentre il colore rosso
è passivo, meno luminoso, c' è un filtro di colore, contrariamente alla pittura
non traslucida. È pertanto necessario regolare la luce di una vetrata con la
separazione dei colori blu e rosso per evitare la miscelazione e l'effetto di
un vetro viola. Questa separazione può essere fatta dal piombo, dalla grisaglia
o dal vetro bianco.
INTENSITÀ
DELLA LUCE, Nel buio della notte, il bagliore blu si intensifica, il rosso,
invece, diventa nero. A mezzogiorno il blu si staglia e il rosso diventa
splendente. Questo fenomeno deve essere preso in considerazione e richiede più
vetro blu a nord e vetro rosso a sud. Il nero non esiste nel vetro colorato
come colore. Viene ad essere inserito o come contorno di piombo o con una
grisaglia grigio scura. Il bianco può avere un valore negativo quando una
finestra è rotta o un valore positivo quando si interviene nella composizione
di una finestra. Per rendere una finestra leggibile è necessario trovare un
equilibrio visivo in una data gamma di colori.
Nel
Medioevo si utilizzavano tre colori primari, blu, rosso e giallo e due colori
compositi, verde e viola. Nella vetrata romanica i colori sono audaci e chiari
bianco, giallo, verde e blu. L’armonia basata sulle tinte blu e rosso arrivera’
solo piu’ tardi.
Dal 1190 fino al 1240 i toni si scuriscono, i colori sono più opachi.
Il blu e il rosso diventano i colori dominanti.
Verso il 1250-1260 le
vetrate arrivano al punto di saturazione " l’arte notturna
delle vetrate." Il blu e il rosso sono molto carichi, piu’ traslucidi e
senza separazione; da qui l'impressione generale del colore viola.
Alla fine del XIII secolo, e per tuttoil XIV secolo, la vetrata
cambia, si rischiara.
L'accordo di colore blu-rosso e’ abbandonato a favore di grisaglie
sulle quali si stagliano personaggi dipinti con colori chiari molto delicati:
lilla, giallo paglierino e verde chiaro.
Nel XV secolo, sotto l'influenza della pittura, la vetrata
assume sempre piu’ la condizione di un pannello con valori prospettici e i
colori ritornano ad essere carichi.
Nel XVI la vetrata ritorna ad essere più chiara, con un molto
bianco e ornata con motivi decorativi del Rinascimento italiano.
Nelsecolo XVII e XVIII le vetrate sono bianche e con disegni
geometrici creati con il piombo e con solo i bordi giallo come decorazione .
Nel XIX secolo si sviluppano due tendenze: la riscoperta del
Medioevo con l'ascesa del neo-gotico e lo sviluppo del concetto di pannello
vetrato.
Alla fine del secolo la vetrata cade sotto l'influenza dell’Art Nouveau.
Con il movimento dell’Art Deco e le creazioni dell’Arte Sacra
del XX secolo, le vetrate subiscono variazioni di struttura e nuove invenzioni
formali.